Nel consueto Spazio Conversazione del Martedì, il 25 Febbraio scorso abbiamo assaggiato “Pane, Zucchero e Vino Chianti. Una merenda tradizionale toscana che risale a varie generazioni fa di mamme e nonne che non erano ancora prigioniere della fretta quotidiana e delle merendine del supermercato
Questa ricetta, in modo semplice, come semplice è la cucina toscana, molto legata alla cultura contadina, ha fatto crescere e deliziato i pomeriggi di migliaia di bambini e adolescenti. Vino ai bambini? Niente paura si tratta di poche gocce versate su un considerevole strato di zucchero adagiato sulla fetta di pane locale, croccante e senza sale. Il vino e l’olio extravergine d’oliva sono per i toscani come chips e hamburger per gli americani.
In questo week end appena trascorso, un gruppo di studenti è andato in Chianti . Guardando le foto della giornata ‘wine tasting’ del “Chianti Gallo Nero” viene in mente la leggenda del simbolo di uno dei migliori vini d’Italia. More pictures: https://www.flickr.com/photos/suflorence/sets/72157643425189104/)
Nasce sullo sfondo della contesa, fin dal Medioevo, tra i Comuni di Firenze e Siena per il possesso del territorio che va da Firenze a Siena dove si produce il vero Chianti,
Questo fatto portò nel 1716 il Granduca di Toscana, Cosimo III, ad affidare ad un bando la delimitazione dei confini del Chianti Classico, primo documento a valore legale al mondo che definisca una zona di produzione vinicola. La leggenda narra che in epoca medievale Firenze e Siena entrambe stanche delle battaglie sanguinose per conquistarlo decidessero di regolare la questione con un singolare arbitrato.
Le due città decisero infatti di affidare la definizione del confine ad una prova tra due cavalieri, uno con i colori di Firenze ed uno con i colori di Siena. Il confine fiorentino-senese sarebbe stato fissato nel punto dove i due cavalieri si fossero incontrati partendo all’alba dalle rispettive città, al canto del gallo. I senesi scelsero un gallo bianco e lo rimpinzarono di cibo, convinti che all’alba questo avrebbe cantato più forte, mentre i fiorentini scelsero un gallo nero che lasciarono a stecchetto. Il giorno della prova, il gallo nero fiorentino, morso dalla fame, cominciò a cantare prima ancora che il sole fosse sorto, mentre quello bianco, senese, dormiva ancora beato perché ancora sazio.Il cavaliere fiorentino, al segnale convenuto, si mise subito al galoppo, mentre il collega senese dovette aspettare ancora molto prima che il suo gallo si decidesse a cantare: il risultato della pacifica tenzone fu che i due cavalieri si incontrarono a soli 12 km dalle mura di Siena e così la Repubblica Fiorentina poté annettersi tutto il Chianti.
MODI DI DIRE con ‘PANE’
· “Buono come il pane”, si dice di persona molto mite.
· “Non è pane per i tuoi denti“, ovvero non è una cosa che fa per te.
· “Per un pezzo di pane”, cioè a bassissimo costo.
· “Essere come pane e cacio”, significa andare pienamente d’accordo.
· “Rendere pan per focaccia”, contraccambiare una sgarberia, una cattiva azione con altre peggiori.
· “Mettere a pane e acqua”, mettere in punizione, lasciando come unici alimenti pane e acqua.
· “Dire pane al pane, vino al vino”, significa parlare chiaro.
· “Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti”, chi ha delle aspirazioni non dispone dei mezzi per realizzarle, mentre chi ha i mezzi non ha alcuna aspirazione da realizzare.
· “Levarsi il pane di bocca”, privarsene per darlo a chi ha fame, oppure sacrificarsi per gli altri.
· “L’uomo non vive di solo pane”, si dice per sottolineare le esigenze spirituali
LA RICETTA
E’ facilissima da preparare:
-Tagliare fette di pane toscano, circa 2 cm,,
-spargere abbondante zucchero sopra e poi
-spruzzare il vino rosso , la giusta quantità è quando la fetta di pane è appena macchiata di vino, non deve gocciolare.